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IN BREVE: Con sentenza del 29 Dicembre 2023, n. 36370, la Corte di Cassazione ha stabilito che, nell’ambito della procedura di concordato preventivo, la valutazione della natura di ordinaria o straordinaria amministrazione dell’atto deve tener conto esclusivamente dell’interesse dei creditori e non già di quello dell’imprenditore insolvente.
IL FATTO: la vicenda atteneva al rinnovo di fideiussioni rilasciate quando il soggetto in concordato era in bonis. Il rinnovo in costanza di concordato avrebbe comportato un peso economico a carico della massa e, indipendentemente dall’interesse al rinnovo che potesse avere l’imprenditore, il sacrificio della massa implicava l’autorizzazione del Giudice.
PERCHÈ È IMPORTANTE: Con la pronuncia in commento la Corte di Cassazione ha puntualizzato che atti astrattamente qualificabili di ordinaria amministrazione se compiuti nel normale esercizio dell’impresa, possono, invece, assumere un diverso connotato nell’ambito di una procedura concorsuale, con la precisazione che questa valutazione va compiuta caso per caso, in relazione alla specifica finalità che l’atto risulta perseguire rispetto all’obiettivo del miglior soddisfacimento dei creditori.
TAG:
– Concordato preventivo
– Artt. 167-168 L.F.
– Artt. 94 e ss. CCII
– Corte Cass. n. 36370/2023